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Corte conti Ue: lobbying, registro trasparenza rischia di essere 'tigre di carta' -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 05 mag - Il registro per la trasparenza Ue e' il punto di accesso centrale per i lobbisti che desiderano influenzare lo sviluppo delle politiche e il processo decisionale della Ued. Nel 2021 tali istituzioni hanno concordato il principio di condizionalita', in base al quale la registrazione e' una condizione preliminare necessaria affinche' i lobbisti possano praticare determinate attivita'. Secondo la Corte dei conti l'accordo tra le te istituzioni europee e' sostanzialmente in linea con i princi'pi internazionali in materia di trasparenza e integrita' delle attivita' di lobbying. Tuttavia, 'non stabilisce requisiti minimi per l'attuazione, ma lascia invece alle istituzioni la possibilita' di applicarla in modo diverso, ad esempio per quanto riguarda le attivita' di lobbying subordinate alla registrazione o le modalita' di interazione dei lobbisti con i membri e il personale delle istituzioni'. Il problema e' che i lobbisti devono registrarsi solo per determinate riunioni e attivita' (ad esempio, per partecipare ad audizioni o gruppi di esperti). A titolo di esempio, un'organizzazione non governativa coinvolta nel 'Qatargate' aveva co-organizzato una conferenza al Parlamento nel giugno 2022, pur non essendo iscritta nel registro. Allo stesso tempo, le misure esecutive che le istituzioni possono adottare per garantire che i lobbisti assolvano gli obblighi di registrazione e informazione 'non bastano'. Tra il 2019 e il 2022 sono stati rimossi in media quasi mille lobbisti all'anno per motivi amministrativi. Per contro, solo sei sono stati rimossi a seguito di indagini.

Gli auditor criticano il fatto che i lobbisti debbano essere registrati solo per incontrare il personale di grado piu' elevato e che siano segnalate solo le riunioni pre-organizzate. Non e' obbligatorio tenere un registro ufficiale delle riunioni spontanee, delle telefonate non programmate e degli scambi di e-mail; inoltre, i lobbisti non sono tenuti a registrarsi per incontrare i funzionari di livello inferiore a quello di direttore generale, ossia la maggior parte del personale.

Indica la Corte: 'Sebbene le istituzioni stiano adottando misure per aumentare la trasparenza e incoraggiare la registrazione, portando cosi' alla diffusione di maggiori informazioni su riunioni e attivita' con i lobbisti registrati, tali informazioni non sono pubblicate in modo sistematico. Inoltre, i controlli sui dati registrati dai lobbisti andrebbero ulteriormente migliorati, in particolare perche' vi e' il rischio che le Ong finanziate da terzi non divulghino le fonti di finanziamento affermando di rappresentare solo i propri interessi o l'interesse collettivo dei propri membri, circostanza che riguarda un terzo delle organizzazioni non governative registrate'.

Infine, quando si tratta di fornire informazioni sufficienti su aspetti chiave delle attivita' di lobbying per consentire il controllo pubblico, il sito Internet del registro presenta notevoli inconvenienti e dovrebbe essere di piu' facile utilizzo.

Il numero di lobbisti iscritti nel registro per la trasparenza della Ue e' passato da circa 5.500 nel 2012 a circa 12.500 nel 2024. L'iscrizione e' facoltativa e si basa su un accordo interistituzionale, che non e' un atto legislativo esecutivo. Per questo non puo' dar luogo a sanzioni, a differenza di alcune discipline in materia di lobbying nei paesi Ue che coprono anche una gamma piu' ampia di personale.

Aps

(RADIOCOR) 05-05-24 12:39:52 (0255)EURO 5 NNNN

 


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