FAQ - Domande Frequenti

Che cos'è un ETF?

L'ETF è una particolare tipologia di fondo d’investimento o Sicav con due principali caratteristiche:
  • è negoziato in Borsa come un’azione;
  • ha come unico obiettivo d’investimento quello di replicare l’indice al quale si riferisce (benchmark) attraverso una gestione totalmente passiva.

Un ETF riassume in sé le caratteristiche proprie di un fondo e di un’azione, consentendo agli investitori di sfruttare i punti di forza di entrambi gli strumenti:

  • diversificazione e riduzione del rischio proprie dei fondi;
  • flessibilità e trasparenza informativa della negoziazione in tempo reale delle azioni.

Quali sono i vantaggi di investire negli ETF?

  • L'ETF consente di prendere posizione in tempo reale sul mercato target con una sola operazione di;
  • L'ETF consente di ottenere un rendimento pari a quello del benchmark di riferimento in virtù di una "gestione totalmente passiva";
  • Investire in un ETF significa prendere facilmente posizione su un intero indice di mercato, che facendo riferimento ad un paniere ampio di titoli, diversifica e diminuisce il rischio dell'investimento;
  • Gli ETF presentano una commissione totale annua (TER) ridotta e applicata automaticamente in proporzione al periodo di detenzione, mentre nessuna commissione di “Entrata”, di “Uscita” e di “Performance” è a carico dell’investitore;
  • Essendo quotati in borsa come le azioni, possono essere acquistati e venduti in ogni istante durante l'orario di apertura del mercato;
  • Gli ETF non hanno scadenza;
  • Molti ETF distribuiscono periodicamente dividendi.

Perché investire in un indice?

Un indice di mercato è un fondamentale barometro dell'economia e della situazione finanziaria di un paese, di un'intera regione geografica o di singoli settori.

Quali sono le commissioni totali annue di un ETF?

Ogni ETF è caratterizzato da basse Commissioni Totali Annue (TER) in virtù della gestione totalmente passiva. Le commissioni annue sono pagate in proporzione al periodo di detenzione dell'ETF e sono trattenute ogni giorno, per la quota parte di competenza, dal gestore dell'ETF: si noti che in questo modo i prezzi di acquisto e di vendita su Borsa Italiana sono già al netto di tali commissioni per cui nè l'investitore finale nè il suo intermediario sono tenuti ad operare alcun versamento. Il risparmiatore deve solo considerare le commissioni applicate dalla propria banca/Sim per l’acquisto e la vendita sul mercato.

Come si compra o si vende un ETF?

Un ETF si compra e si vende come un'azione sul Mercato ETFplus. Le negoziazioni nel mercato ETFplus si svolgono secondo le seguenti fasi:

  • asta di apertura dalle 7:30 alle 9:04 più un intervallo della durata massima di 30 secondi, determinato in modo random dal sistema;
  • negoziazione continua dalle 9.04 alle 17.30;
  • asta di chiusura dalle 17:30 alle 17:35 più un intervallo della durata massima di 30 secondi, determinato in modo random dal sistema;
  • trading-at-last dalle 17:35 alle 17:40.

 I costi di negoziazione sono indicativamente gli stessi previsti per le azioni. La Valuta di Negoziazione e di Liquidazione è l'Euro. La Liquidazione avviene in Euronext Securities Milan dopo due giorni lavorativi (come per le azioni).

Qual è l'investimento minimo di un ETF?

Il lotto minimo di negoziazione è pari a 1 azione/quota di ETF

A chi rivolgersi per l'acquisto degli ETF?

L'ordine di acquisto/vendita va inoltrato attraverso la propria Banca/Sim utilizzando gli usuali canali (Internet; sportello; promotore; call center ecc..).

Gli ETF sono liquidi?

Il meccanismo di creazione e rimborso in natura richiede ai partecipanti autorizzati di operare sui titoli presenti nell'indice benchmark al fine di creare nuove quote/azioni o chiederne il riborso. Di conseguenza si crea una legame tra liquidità dell'ETF e liquidità del mercato sottostante, per cui le condizioni di spread e di controvalore delle proposte presenti sul book di negoziazione sono le medesime che si potrebbero fronteggiare operando direttamente sui titoli componenti l'ETF.
Ad ogni modo, al fine di garantire la massima liquidità è richiesto che per ogni ETF sia presente un operatore specialista che si è obbligato ad esporre in via continuativa ordini in denaro e lettera per una quantità e uno spread massimo definiti da Borsa Italiana.

Gli ETF pagano proventi periodici?

 

I dividendi che l'ETF incassa a fronte delle azioni detenute nel proprio patrimonio (nonché i proventi del loro reinvestimento) possono essere distribuiti periodicamente agli investitori o integrati stabilmente nel patrimonio dell'ETF stesso. In entrambi i casi il beneficiario è solo l'investitore.

Dove trovo i prezzi degli ETF?

Per i prezzi ritardati di 20 minuti clicca su: Prezzi ETF

Gli ETF possono fallire?

Gli ETF quotati su Borsa Italiana sono, a seconda dello strumento, o Fondi Comuni di Investimento oppure Sicav che, come noto, hanno un patrimonio separato rispetto a quello delle società che ne hanno curato o curano le attività di costituzione / gestione / amministrazione / marketing ecc... Gli ETF pertanto non sono esposti a un rischio di insolvenza (e di conseguenza non richiedono un rating) neppure nel caso in cui le società appena menzionate risultino insolventi. Si rammenta che gli ETF sono invece ovviamente esposti al rischio che le azioni, le obbligazioni e gli altri strumenti in cui è investito il loro patrimonio perda valore.

Esiste un rischio di cambio per gli ETF che investono in mercati estra UE?

Sì, ad esempio nel caso in cui l'ETF abbia come benchmark un indice statunitense si è esposti al rischio di cambio Euro/Dollaro (EUR/USD).
L'indice in oggetto è infatti rappresentativo di azioni denominate in USD mentre l'ETF è negoziato in Euro per cui, di conseguenza, il rendimento in EUR dell'ETF è la somma di 2 componenti:

  • Apprezzamento / deprezzamento dell'indice "statunitense"
  • Apprezzamento / deprezzamento del tasso di cambio EUR/USD

Si reputa conveniente far negoziare questi ETF in EUR al fine di facilitare l'investitore italiano che tipicamente guadagna, spende e risparmia in EUR. In particolare grazie alla negoziazione in EUR il prezzo che si forma su Borsa Italiana tiene già conto di entrambe le componenti sopra citate: Indice + Cambio.
Es. se compro l'ETF a 10 EUR e lo rivendo a 11 EUR so di aver ottenuto un guadagno del 10% (dovuto in parte all'Indice e in parte al Cambio).
Al contrario, se avessimo fatto negoziare questo ETF in USD, l'investitore avrebbe dovuto poi correggere il guadagno/perdita realizzati utilizzando l'apprezzamento/deprezzamento del tasso di cambio EUR/USD intervenuto tra il giorno di acquisto e quello di vendita.
Es. se compro l'ETF a 10 USD e lo rivendo a 11 USD so di aver ottenuto un guadagno del 10% (dovuto all'Indice) che va però poi rettificato per l'apprezzamento/deprezzamento del tasso di cambio EUR/USD intervenuto tra il giorno di acquisto e quello di vendita (da calcolarsi a cura dell'investitore).
Come si può notare la modalità di negoziazione in EUR dà una percezione più immediata e semplice dell'apprezzamento / deprezzamento del proprio investimento nell'ETF in quanto il rischio di cambio è già incorporato nel valore in EUR dell'ETF che si forma sul mercato di Borsa Italiana.


 


 

Domande frequenti relative agli ETF


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